Il Valore Nascosto
degli Intangibili
Nell’economia attuale, chiamata «della conoscenza», si ritiene che il primo fattore a caratterizzare il successo di un’impresa sia proprio il suo «capitale intangibile». Con questa espressione si definiscono più asset di un’azienda, soprattutto di natura immateriale come: le conoscenze tecniche e produttive, i brevetti e i marchi, le best pratices aziendali e altro che il bilancio non riesce a intercettare e a rappresentare.
Il legame tra innovazione e crescita è intrinsecamente legato agli intangibili, non solo nei casi di grandi aziende, ma anche per quelle di piccola dimensione, tanto che anche la legislazione, come nel decreto legislativo “Non-financial disclosure» n. 254 del 30.12.2016 (attuazione della direttiva europea 2014/95/UE,) impone di fornire informazioni di natura non-finanziaria proprio per rintracciare l’impatto dell’intangibile nell’attività d’impresa, così come per le recenti normative sulla Continuità e sulla Crisi d’Impresa.
La quasi totale assenza di informazioni di natura non finanziaria nel bilancio di esercizio crea incompletezza e soprattutto una distorsione del reale valore aziendale perché
- Sottovaluta il potenziale di sviluppo di un’impresa
- Non sfrutta le reali risorse a disposizione
- Limita l’innovazione o la rende più costosa per un’azienda.
- Ha costi del capitale più elevati
Solida, sulla base di una tecnologia innovativa, sviluppata dall’azienda Euresotech , all’avanguardia nelle tecnologie digitali, dispone di un nuovo strumento di Business Intelligence che, partendo da banche dati pubbliche e private, è in grado di misurare e mettere in evidenza gli asset intangibili, permettendo nuove analisi strategiche, complete e meno suscettibili di valutazione soggettive.
Sulla base di queste analisi è possibile costruire percorsi di crescita centrati sull’innovazione migliorando i bilanci e stabilendo delle strategie più efficaci e trasparenti.